Installazione di un ascensore condominiale: normative e spese

Installazione di un ascensore condominiale: normative e spese

Installazione di un ascensore condominiale: normative e spese

L’installazione di un ascensore è un’innovazione di cui vogliono dotarsi sempre più condomini che ne sono sprovvisti, vediamo insieme qual è la procedura da seguire e quali sono i costi.

Questa innovazione deve rispettare specifici limiti e può essere approvata dall’assemblea condominiale, secondo la maggioranza oppure in alternativa, un singolo condomino potrebbe procedere autonomamente e a proprie spese, limitando l’accesso ai condomini che non hanno partecipato alle spese di installazione ed ai costi di manutenzione. In questo caso, l’utilizzo dell’ascensore potrebbe essere vincolato al possesso di specifiche chiavi di sblocco, divenendo di fatto un bene suscettibile a godimento separato.

In ogni caso, l’articolo 1120 ultimo comma del Codice Civile, impone che l’opera non danneggi le parti comuni, non pregiudichi la stabilità o la sicurezza dell’edificio, non leda il pari utilizzo degli altri condomini e rispetti il decoro architettonico del condominio.

La parte più problematica potrebbe riguardare l’occupazione di parti comuni o l’eventuale restringimento delle scale, fermo restando che tali situazioni vanno valutate caso per caso, in generale la giurisprudenza vede di buon occhio l’abbattimento delle barriere architettoniche e tende a favorire questa possibilità all’interno del condominio.

L’installazione di un ascensore rientra tra le “innovazioni agevolate” e per questo può essere approvata con una maggioranza ridotta, mirata appunto all’eliminazione o riduzione delle barriere architettoniche. L’assemblea che ne discute, deve essere convocata entro 30 giorni alla data di richiesta fatta all’amministratore, anche da parte di un solo condomino.

Le spese di installazione si ripartiscono in base ai millesimi di proprietà, concedendo ai dissenzienti la possibilità di non sostenere il costo e di non fruire dell’impianto. Per quanto riguarda, le spese post installazione, esse saranno ripartite tra i comproprietari dell’impianto, seguendo i criteri dell’art. 1124 cc.

È bene precisare che chi non ha partecipato inizialmente, può decidere nel tempo di avvalersi dei vantaggi previsti dall’innovazione ed in questo caso sarà necessario per il condomino, sostenere la relativa quota di installazione che non aveva versato a tempo debito in millesimi e sostenere le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, già sostenute fino a quel giorno, sempre in millesimi.

I costi per l’installazione di un ascensore, dipendono dalla tipologia di ascensore scelto e dal numero di piani, si può passare da un minimo di 15 mila euro ad un massimo di 70 mila euro.

Ad ogni modo, dato che si tratta, come abbiamo visto, di una miglioria volta ad abbattere le barriere architettoniche è possibile accedere ad alcune agevolazioni fiscali, come il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, così da calmierare la spesa.

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